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Dialogo sull’IRA

collettivoSERRA su BARRIKEA di Alfredo Da Venezia
 

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Rosso. Rosso che brucia, 

che esplode, che grida. 

Rosso che è ira, amore, lotta, rivoluzione. 

Il rosso del sangue versato, delle bandiere sollevate, delle barricate 

innalzate per fermare il passo pesante dell’oppressione. Il rosso che non si piega. 

Non arretra, si fa voce. Corpo.

 

Ottobre 2019. Un milione di voci incendiano le strade di Santiago del Cile, un milione di passi che spezzano il suolo. L’aumento del prezzo del biglietto della metropolitana è la scintilla, ma sotto la cenere c’è già l’incendio: No son 30 pesos, son 30 años.

Trenta anni di ferite aperte, di salari che non bastano mai, di pensioni che non esistono, di sanità e scuole trasformate in merci, 

di una normalità tagliente come una lama sottilissima.

 

Le barricate sono ovunque: svolgono un ruolo centrale nelle proteste. Pezzi di mondo strappati al mondo, scarti che diventano baluardi. 

Legno      Ferro     Pneumatici    Vetro     Detriti 

sono la manifestazione materica della ribellione, 

sono la scrittura dei corpi sulle strade, la loro dichiarazione: qui siamo, qui restiamo, qui combattiamo.

 

Le piazze diventano assemblee e le barricate infuocano la notte, teatro di rabbia e sogni, di paura e speranza. Il popolo vuole cambiare il tempo, riscrivere il futuro: una nuova Costituzione, una sanità che non chieda pegni, una scuola che non sia un lusso. Vuole ciò che è stato negato, ciò che spetta a una dignità.

La risposta dello Stato è violenta: arresti, torture, ferite aperte. 

La storia però non si inginocchia. 

2020. Il popolo vota il sì a una nuova Costituzione.  

 

Eppure il tempo è sabbia. il meccanismo si inceppa, le riforme si svuotano, la vecchia Costituzione resta lì. Una cicatrice che non guarisce.  e le barricate, che avevano inciso la lotta nelle strade, 

restano sospese tra monito e memoria. 

 

COSA RESTA DELLA LOTTA QUANDO LA LOTTA VIENE FAGOGITATA?

 

BARRIKEA prende la barricata, la smonta e la ricostruisce con i materiali della globalizzazione. Sedie ROSSE, plastica e ordine, trasformati in disordine e sovversione. Un oggetto quotidiano che cambia forma, diventa segno. 

Il capitalismo è un animale che ingurgita tutto. Le barricate diventano estetica, diventano arredo, immagini sterili che riempiono le pagine dei libri. E l’opera interroga: è possibile che la resistenza si sottragga al meccanismo che la  ingloba?

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Consigli di lettura: Kristeva, J. (1999). El porvenir de la revuelta. Buenos Aires: Fondo de Cultura Económica; Vedere i lavori di Ingrid Calvo Ivanovic e José Solís Opazo; https://www.barbarie.lat/post/qu%C3%A9-hacer-con-la-memoria-de-octubre-1; https://artes.uchile.cl/noticias/206029/academico-sergio-rojas-lanza-su-ultimo-libro-en-sala-sergio-aguirre

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