Camilla Gurgone e Giulia Di Franco
A cura di spazioSERRA
Testo critico di Silvia Maiuri
Visibile dal 21/04/2022 al 19/05/2022
Opening giovedì 21/04/2022 ore 19:00
Stazione Lancetti del Passante ferroviario, Milano
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Camilla Gurgone (Lucca, Italia, 1997) e Giulia Di Franco (Teramo, Italia, 1998)
Camilla Gurgone vive e lavora tra Milano e Roma. Nel 2020 si laurea in Scultura alla RUFA (Roma), attualmente frequenta il Biennio specialistico in Arti visive e studi curatoriali alla NABA (Milano). Dal 2022 fa parte del collettivo Omuamua.
Giulia Di Franco vive e lavora tra Roma e Istanbul. Nel 2020 si laurea in Pittura alla RUFA (Roma).
Entrambe sviluppano installazioni in funzione del pubblico, precedute da azioni performative compiute in solitudine o da altri: nel caso di Gurgone da affetti cari e da sconosciuti, per Di Franco da animali ed elementi naturali.
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Silvia Maiuri (Messina, Italia, 1991) è una critica teatrale per la rivista Il Pickwick, curatrice e membro del Collettivo Flock, gruppo curatoriale che opera in Sicilia nell’ambito dell’arte contemporanea. Come ufficio stampa ha gestito la comunicazione di teatri e festival, nonché partecipato a festival internazionali come il festival dei Due Mondi di Spoleto, Santarcangelo dei Teatri e Roma Europa Festival. Dopo la laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l’università degli studi di Milano ha conseguito il diploma di master in critica teatrale presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 2019 ha concluso gli studi con il diploma in comunicazione dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ringraziamo Lumache della Brianza e Betonwood per averci dato la possibilità di collaborare, e per averci seguite nella progettazione e realizzazione della mostra site-specific Uncertainty excites me.
Uncertainty excites me
Uncertainty excites me è la mostra site-specific di Camilla Gurgone e Giulia Di Franco proposta all’interno di venerazioneMUTANTE, la stagione espositiva di spazioSERRA dedicata alla trasformazione delle opere site-specific nel corso della loro permanenza. La mostra è visibile da giovedì 21 aprile 2022 a giovedì 19 maggio 2022 presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
Le ricerche artistiche di Gurgone e Di Franco si sviluppano attraverso la documentazione e il racconto di eventi che prendono nuova forma con il passare del tempo. Il lavoro di Gurgone muove dalla volontà di annotare il proprio quotidiano e di creare storie mediante la catalogazione di fatti avvenuti e la loro riorganizzazione. Con le sue opere, la sfera intima quotidiana viene messa in discussione, viene riconvertita con paradossi temporali non controllabili dall’uomo. Di Franco studia la mutabilità delle forme, osservando la natura e gli eventi naturali. È costantemente alla ricerca di elementi che palesino la densità del tempo, che rendano ricordi e oggetti fragili e instabili. Nelle sue opere mostra come la debolezza posseduta dagli oggetti lasciati alla loro decomposizione sia in realtà in grado di dare vita a nuove composizioni altrettanto attraenti.
L’installazione site-specific Uncertainty excites me si compone di una struttura centrale su più livelli realizzata in fibra di legno, in cui vivono diverse centinaia di chiocciole di specie differenti che, nel corso della loro permanenza, si nutriranno dell’opera e la muteranno. Intorno alla struttura e al suo interno trovano spazio piante, sculture, fiori, immagini su carta: materiali interamente commestibili dalle chiocciole che, fortemente attratte dalla cellulosa, si accaniscono su ogni cosa che ne contenga.
La struttura in legno diventa un’isola immaginaria governata dai gasteropodi, che abitano liberamente lo spazio, circondati da tutti gli elementi necessari a condurre il loro ciclo vitale. Le fotografie e le sculture appaiono come santini e feticci creati dalle stesse chiocciole, destinati alla rappresentazione e al culto della loro specie, ma allo stesso tempo sono materiale di cui nutrirsi. Le immagini stampate ritraggono ricordi fugaci, destinati a diventare nutrimento per le chiocciole, animali infestanti, vere e proprie consumatrici ostinate e voraci che annullano qualsiasi cosa. Scrive Silvia Maiuri nel testo critico che accompagna la mostra: “Come in un rituale di assurda venerazione e cancellazione del presente, che subito diventa passato, gli abitanti dell’isola fagocitano quelli che potremmo interpretare come i loro totem. Il presente, infatti, ha a che fare con l’incertezza, come esplica il titolo, un’incertezza affascinante, che eccita”.
In Uncertainty excites me Gurgone e Di Franco trasformano spazioSERRA in un terrario, dalle cui vetrate il pubblico diventa partecipe di un processo di disfatta del passato che lentamente si trasforma, dando vita a un nuovo presente, ma diventando anche nutrimento per il futuro degli stessi gasteropodi. Scrive ancora Maiuri: “Uncertainty excites me racconta tutto questo nello spazio limitato di una “serra” di vetro nel sottoterra milanese. Un sottoterra che ha la stessa importanza del sopra in questa città che vive e si muove velocemente, tendendo a produrre e consumare oggetti di culto, linguaggi fugaci, di breve durata, efficaci per il tempo di utilizzo, presto sostituiti da altri linguaggi, che rispondano a nuove esigenze”.